Addestramento e Socializzazione
Portare a spasso il vostro cane… E qui vi domanderete dove dovrebbero essere i problemi, non c’è niente di più facile che mettere il guinzaglio al cane ed uscire in passeggiata…
Certo, dovrebbe essere così, o meglio sarà così, se abituerete il vostro cucciolo al guinzaglio gradatamente e senza imposizioni o strattonamenti.
Per i primi tempi, dopo aver messo il guinzaglio, seguite il cucciolo ed assecondatelo andando dove lui vuole, In seguito incoraggiatelo a seguirvi con un tono di voce allegro, e se vi segue premiatelo con tante coccole.
Per insegnargli a non tirare, se necessario, date dei delicati strappi al guinzaglio, e appena torna vicino a voi elogiatelo.
Non tiratelo mai, e tanto meno non opponete una resistenza passiva, otterreste l’effetto contrario.
Ricordate inoltre che, se volete che il cucciolo venga verso di voi, dovete allontanarvi e non andargli incontro.
Il Golden Retriever come già detto è un cane che vuole compiacervi, abituatelo pian piano, a rumori nuovi, (aspirapolvere, traffico, musica) se il cucciolo dovesse spaventarsi, battete le mani e chiamatelo con tono felice e allegro come se fosse un bel gioco, non rinforzate le sue paure prendendolo in braccio e coccolandolo, vi ritrovereste con un adulto timoroso e insicuro.
I RETRIEVER E L’ACQUA
Se ne avete occasione, nella bella stagione, portate il vostro cane a conoscere l’acqua, un laghetto, un fiume con sponde basse, fondali compatti, portatevi dietro qualche gioco e gettatelo in acqua, o meglio ancora, se vi va, entrate in acqua e chiamatelo, dopo le prime mosse impacciate lo vedrete correre verso di voi e magicamente nuotare, vi assicuro sarà uno spettacolo che non dimenticherete, i golden in acqua sono affascinanti e… buffi al tempo stesso.
VOCABOLARIO
I nostri amici a quattro zampe come abbiamo gia detto, non usano per comunicare il nostro linguaggio, è chiaro però che, essendo animali molto intelligenti, riusciranno a imparare e comprendere il significato di alcune parole che noi intenderemo usare con loro durante tutta la loro vita.
Molti allevatori usano terminologie in inglese, noi abbiamo sempre usato l’italiano con i nostri cani… e vi assicuriamo che ci capiscono benissimo!
Una piccola premessa: se intendete, prima o poi, partecipare con il vostro amico ad esposizioni di bellezza non insegnate al cucciolo a sedersi davanti a Voi per avere un bocconcino di ricompensa. Nel ring potrebbe essere indispensabile dargli qualcosa di prelibato per ricambiare la sua attenzione e ricambiare la pazienza che ci mettono, ma dovrà accettarlo stando bene in piedi sugli arti e con la coda agitata allegramente.
Per prima cosa dovete imparare ad usare il tono della voce, perché sarà l’incisività che ci metterete nel pronunciare la parola a far capire al vostro amico cosa volete da lui, quindi:
“NO” per una correzione leggera, “NO!!” Per far cessare subito un comportamento.
“SEDUTO”, chiaramente importante per aver il controllo del vostro cane
“BRAVO”, è la parola detta nel tono giusto che più vi aiuterà ad istruire il vostro cane
“CATTIVO”, su un Golden Retriever può avere più potere di qualsiasi correzione potreste sognare di dare al vostro cane. Lui deve avere la vostra approvazione, quando gliela negate, gli avrete già dato una seria correzione.
“AL PIEDE”, il cane deve imparare a camminare al vostro fianco in modo ordinato così da poterlo portare in ogni luogo, facilmente e frequentemente. Una volta dato il comando non dovrebbe assolutamente allontanarsi dal vostro fianco.
Vi abbiamo elencato quelli che sono i termini principali e di maggior uso nell’educazione del vostro cane, sicuramente altri ce ne saranno, ma sarete voi a sceglierli.
Una sola raccomandazione, nel momento in cui avrete iniziato ad usare un termine per far fare qualcosa al vostro amico, cercate di rimanere coerenti a quello, ad es. se sceglierete di dire “posa” per farvi dare qualcosa che ha in bocca, continuate ad usare quel termine per far fare quell’azione o manderete il cane in confusione in quanto non capirà volta per volta ciò che volete da lui.
Cercate di associare i comandi con il giusto tono di voce, in genere un suono basso e prolungato e singolo serve a far calmare, rallentare, fermare, mentre una serie di suoni acuti e rapidi ad incoraggiare, attirare, incitare.
Per cui ad esempio il comando piede ad un cane troppo vivace od agitato suonerà come “pieeeeedeeee” con tono basso e prolungato, mentre il vieni detto ad un cane un po’ ritroso, sarà “vieni vieni vieni” detto con toni acuti, invitanti e allegri...